lunedì 7 marzo 2016

Eclypse

"Un'eclissi.[...] Chiudi un po' gli occhi, io sono qui e ti ascolto ma pensaci bene... perché e come è successo questo non sentire? Per proteggerti da ciò che non volevi vedere, hai pensato per un momento di diventare più forte e inattaccabile?!"

Sono bastate queste poche parole ad aprire una crepa in quel muro terribile. Per giorni è stato come essere vuota. Vedevo, sentivo, ma nulla arrivava in profondità. Nessun interesse, nessuna reazione. Niente. Poi quella passeggiata con Marcus, e queste poche parole.
In quel momento è stato come se qualcosa si spezzasse, mi è sembrato quasi di sentire lo schianto. E tutto è tornato a galla in un istante.
Il puzzo di acido, di carne bruciata, la Knox luminescente che esplodeva facendo volare Deimos, e poi la sua mano insanguinata mentre lui ricadeva indietro col torace squarciato. E ancora Leana abbracciata a quel mostro, con le vene verdastre che tornavano a illuminarsi, e i fori nel suo cranio che si dilatavano.
Finalmente ho provato ogni cosa. Paura, orrore, dolore. Tutto. Ed è stato come tornare a vivere.
Sono tornata un essere umano. Ho riavuto indietro tutto quello che avevo chiuso fuori per poter continuare a combattere. E sono tornata io.
Ancora una volta è stato Marcus a ridarmi me stessa. Davvero sta diventando più che un padre, per me. Mio padre mi ha dato la vita una volta. Lui me l'ha ridata già due. E ha promesso di farlo ancora, se mai dovesse servire.
Ha ragione lui. La mia famiglia è questa. Spero solo di poter essere all'altezza.

Il matrimonio è stato meraviglioso. Spero davvero che siano felici per sempre,  non conosco altri che lo meritino più di loro due.