domenica 21 febbraio 2016

Pieces



È successo ancora.
Ma almeno questa volta è stato dolce.

Lei 17 anni, pelle scura e treccine dai laccetti colorati, jeans a pelle, e un giubbotto di jeans su un maglioncino colorato, lui un paio di anni di più, pelle chiara, capelli biondi spettinati, appena abbronzato, un bomber di pelle dall'aria vissuta, una camicia a scacchi aperta su una maglietta chiara, jeans scoloriti. Camminano per mano, sono felici, gli occhi si cercano, la luce prende bagliori nuovi, inizia con il solletico. Jeremy le cinge la vita, ridono insieme, poi un bacio, un altro. Pian piano la guida verso la grande quercia al lato del sentiero, che dopo poco incontra, poggiandovi la schiena. Lui è su di lei, i baci si fanno più esigenti, le mani del ragazzo trovano la pelle sotto il maglione, lei gli si stringe, il respiro diverso. Poi il calore. Inizia piano. Dapprima non ci fa caso, riapre gli occhi velati di desideri nuovi. E del colore delle fiamme vive. Lui la sta baciando, si discosta appena. Poi la lascia andare come se fosse incandescente, sgranando gli occhi.
"Tu..." 
Lei boccheggia per un istante, privata del suo calore e delle sue labbra, non capisce, le iridi che decolorano lentamente, troppo.
"Tu... Tu sei di quelli, brutta puttana!" già sta gridando, togliendole il colore dal viso. È fuori di sé.
"Volevi fregarmi eh? Strega! Ma vai ad affogarti, sparisci!" le inveisce contro mentre arretra.
"Non farti più vedere, mi hai sentito?!" Quell'indice puntato sembra un artiglio che le sta scavando il cuore. Sente le ginocchia cedere, si accascia lentamente.
"Troia!" grida ancora, andandosene, lasciandola lì, incapace di rialzarsi ancora per molto, molto tempo.